Da SaltLakeCity in camper verso il West:  Dopo tre giorni di intensa vita urbana cambiamo completamente scenario, puntando dritto verso i grandi spazi dell' ovest americano: altro volo, di qualche ora, altro cambio di fuso orario, visto che ci spostiamo di un paio d' ore piu' a ovest, e ... comincia l' avventura, la parte piu' naturalistica e "on the road" del viaggio, attraverso l' America piu' selvaggia, celebrata in tanti film ...

 

Il villaggio scavato nella roccia dagli indiani Anasazi, al riparo di una caratteristica falesia nel Mesa Verde National Park, in Colorado

Appena arrivati a Salt Lake City noleggiamo il camper, un classico Chevrolet a 5 posti che si rivelera' molto confortevole; dopo esserci allontanati dall' unica grande area urbana dello Utah, ci fermiamo all' Arches National Park, che prende il nome dalle caratteristiche formazioni rocciose frutto dell' erosione del vento, che spesso assumono la forma di archi di roccia. Su tutte il celeberrimo "delicate arch" , davvero una meraviglia !!! Il colore delle rocce e' ovunque di un rosso vivo, l' ambiente arido, punteggiato qua e la da macchie di alberi e' estremamente selvaggio, caratteristica comune a  moltri altri  parchi americani.

 

Il "Delicate Arch" una delle tante meraviglie dell' Arches National Park, nello Utah.

 

Spostandoci verso sud-est ci dirigiamo verso il parco nazionale di Mesa Verde, al confine con il Colorado; come tutti i parchi americani e' ben attrezzato,  ci piazziamo nel campeggio vicino al Visitor Centre e facciamo due passi; anche se non sembra siamo oltre i 2000 metri, e la sera e' gradevolmente fresco. Il giorno dopo facciamo un giro a vedere i villaggi dove abitavano gli indiani  Anasazi, all' incirca 7-800 anni fa; si tratta di abitazioni scavate nella roccia al riparo di grandi falesie, insieme alle quali visitiamo tombe, luoghi rituali, e altre testimonianze archeologiche di queste antiche popolazioni. 

Piu' a sud, in Arizona, facciamo un salto ad ammirare le incredibili sfumature del "Painted Desert", aridissima zona in cui il paesaggio e' ravvivato dalle striature colorate della roccia, che sembra davvero sia stata dipinta, e le cui tonalita' bianco-rosso-giallastre conferiscono all' ambiente un aspetto del tutto particolare; non distante da qui visitiamo anche il "Petrified Forest National Park", dove il paesaggio desertico e' letteralmente disseminato di tronchi fossilizzati, ultime vestigia di quella che in altre ere geologiche era una rigogliosa foresta.

 

Grandi spazi, strade sgombre da traffico e panorami mozzafiato: il profilo della Monument Valley e la zona al confine fra Utah e Arizona rappresentano al meglio l' America "on the road".

 

La Monument Valley, dove passiamo il giorno successivo, appena rientrati nello Utah, e' uno di quei luoghi che sicuramente occupa un posto di rilievo nell' immaginario collettivo: le sue torri di arenaria rossa e la grandiosita' degli spazi sono da sempre l' immagine stessa dell' ovest americano, quello dei pionieri e dei film western. Il paesaggio, visto dal vivo, e' di una bellezza da togliere il fiato ... La zona a cavallo fra Utah e Arizona e' veramente ricca di cose da vedere, e passiamo in rapida successione diversi parchi nazionali e zone di interesse paesaggistico e naturalistico.

 

Le delicate, bellissime forme di erosione che caratterizano il Bryce Canyon

Ambiente alpino e grandi pareti di roccia rossastra nello Zion National Park

 

Ci troviamo spesso immersi in paesaggi incredibili, immensi, che esercitano un fascino irrestibile; il camper e' un ottimo mezzo per muoversi in queste zone, anche se indubbiamente la presenza di motel e alberghi e' piu' che adeguata; utilizziamo i campeggi, ottimamente attrezzati e onnipresenti (se c' e' un paese, anche di poche anime, potete star certi che in zona c' e' anche il campeggio); per di piu' in molti casi l' accesso e' completamente libero, non ci sono sbarre o reception, si cerca un posto e quando se ne va il  turista e' pregato di lasciare i soldi in un' apposita cassettina (!). In questa fase del viaggio ci spostiamo quasi quotidianamente, arriviamo in un parco la sera, lo visitiamo il giorno dopo, e ripartiamo subito per la destinazione successiva: ce la caviamo egregiamente col camper, facciamo provviste nei drugstore che troviamo presso ogni "Visitor Centre" e cuciniamo autonomamente; Ermes e' il cuoco ufficiale, coadiuvato da Bettu' e dal sottoscritto (i piu' sensibili al tema "cibo"), mentre il Cassy si "delizia" con ogni genere di schifezze, dai wurstel freddi con la maionese al burro di arachidi (una vera raffinatezza) e Stefano si occupa delle attivita' "di supporto" (cioe' lavaggio piatti), nonche' del "whiskyno" serale. Immancabile, nel frigo del camper, anche la rinfrescante tanica da 1 gallone (3,75 lt) di "bevanda al gusto di arancia" che selezioniamo nei supermercati in virtu' del costo infimo (1 dollaro al gallone): anche la qualita' deve essere infima, visto che l' etichetta riporta testualmente "contiene meno del 5% di succo d' arancia", ma non andiamo per il sottile e ce la beviamo lo stesso !!!

 

Un' altra veduta degli splendidi pinnacoli del "Bryce Canyon National Park", nello Utah meridionale

 

Il Grand Canyon e' uno dei piu' celebrati "monumenti naturali" degli Stati Uniti, ed e' veramente spettacolare; il nome "Grand" non e' affatto esagerato, dai bordi della grande, netta  spaccatura intagliata nell' altipiano, si intravede appena il fiume Colorado che scorre sul fondo, quasi 2000 metri piu'  in basso, e nel punto piu' largo il canyon misura ben 16 km !!! 

 

L' immensa spaccatura del Grand Canyon, sul fondo della quale scorre il Colorado River

Ne visitiamo entrambe le sponde, il North e il South Rim, attraversando il fiume Colorado a Page, dove una gigantesca diga ne sbarra il corso, dando origine al "Lake Powell", un invaso artificiale dove il blu intenso delle acque contrasta con il rosso acceso delle sponde di roccia nuda.La diga e' visitabile, e notiamo che, con costume tipicamente americano, nell' annesso Visitor Centre e' stato installato un pannello, che mostra, in tempo reale, quanti soldi fa guadagnare la diga in rapporto a quanto costa, in modo da giustificarne l' esistenza  ... 

Rimaniamo nello Utah, spostandoci un poco piu' a nord-ovest, e il giorno successivo lo dedichiamo al Bryce Canyon National Park.

 

Il Bryce Canyon, anche se molto meno "grandioso" del piu' celebre Grand Canyon, e' davvero un gioiellino della natura: si trova a una quota piuttosto elevata (siamo sopra i 2500 metri), e nel vasto altipiano coperto di boschi di conifere si aprono all'  improvviso ampie zone di erosione, dove un'  infinita'  di picchi e canali scavati nella terra rossa prendono il posto del tranquillo paesaggio circostante. Concludiamo questa parte del viaggio visitando il bellissimo Zion National Park, caratterizzato da canyon, montagne e grandi vallate di tipo alpino, dove ci concediamo un po' di rinfrescante relax facendo il bagno in uno dei tanti torrenti della zona.

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