Un viaggio nel grande nord europeo e' da sempre un bell' obbiettivo per chi vuole fare delle vacanze in moto; dopo il tour dei paesi scandinavi, che ci porto' qualche anno prima (era il 1989) attraverso la Finlandia fino a Capo Nord, decidiamo (il sottoscritto e il mitico Barlaam) di dirigere ancora una volta le ruote verso il circolo polare. Questa volta pero' l' obbiettivo e' "solo" la Norvegia: vogliamo visitare per bene le zone sud e sud-ovest del paese, quelle dei fiordi, spendendoci tutto il tempo necessario; durante il viaggio a Capo Nord, infatti, la mancanza di tempo ci aveva costretto a lunghi trasferimenti, che non ci avevano permesso di goderci con calma il paesaggio. Le moto: saliamo a bordo delle fidate Yamaha XJ600 e Honda CBR 600, entrambe con qualche anno di "esperienza" e gia' un buon numero di chilometri nelle ruote; malgrado l' eta' sono mezzi ampiamente affidabili, ad ogni modo la dotazione di attrezzi a supporto che il Barlaam si porta sempre dietro infonde sicurezza (saranno almeno 10kg di roba, tra chiavi, cacciaviti, pinze, spessimetro, latte d' olio ecc); comunque il carico, essendo in due con due moto, entrambe munite di borse rigide e borsa da serbatoio, risulta ben distribuito. Da Niguarda a Oslo: partiamo agli inizi di Agosto, per problemi di disponibilita' di ferie, anche se il periodo migliore sarebbe verso fine Giugno/inizi di Luglio, quando le giornate sono piu' lunghe e le piogge, in teoria, meno frequenti ...
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Il percorso del viaggio nella Norvegia sud-occidentale |
La lunghezza del percorso ci impone di attraversare la parte continentale dell' Europa nel piu' breve tempo possibile; i primi tre giorni quindi corrispondono a dei classici "tapponi": da Niguarda risaliamo verso le Alpi, passiamo dalla Svizzera e quindi dalla Germania, un percorso autostradale che scorre veloce, inframmezzato solo dalle soste per la benzina e per qualcosa da mangiare. Dopo aver campeggiato in un tranquillo paesino a meta' della Germania, attraversiamo la Danimarca fino a Copenhagen; conosciamo la citta', che e' comunque bella e consigliamo di visitare, e quindi non ci fermiamo; proseguiamo fino a Helsinghor, poco piu' avanti, dove prendiamo il traghetto che in 20 minuti ci porta in Svezia.Allora il traghetto era l' unica alternativa, adesso i due paesi dovrebbero essere collegati da un lungo ponte stradale. Siamo accompagnati da tempo bello e temperature sorprendentemente alte, il che non puo' farci altro che piacere. |
Honda CBR 600 e Yamaha XJ 600, le nostre instancabili compagne di viaggio |
Nave vikinga in un museo di Oslo
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La bella spianata del parco Vigeland, a Oslo |
Dopo lo sbarco in Svezia abbiamo gia' alle spalle piu' di 1600 chilometri, ma per arrivare a Oslo ne mancano ancora 700 ! Seguiamo la costa svedese fino a sera, e pernottiamo in un campeggio dove affittiamo un bungalow , per stare un po' piu' comodi e evitare, per una volta, di montare la tenda alla sera per poi smontarla e caricarla sulla moto la mattina dopo; va detto che nei paesi scandinavi i campeggi sono ottimi, e praticamente ovunque e' possibile affittare della casette in legno, quasi sempre riscaldate. Oslo: raggiungiamo Oslo alla sera del terzo giorno; qui ci fermiano un paio di giorni per riposare le ossa e vedere la citta'; sembra incredibile ma di giorno ci sono 28 gradi, una rarita' da queste parti che ci permette di andare in giro tranquillamente in maglietta; |
Il colpo d' occhio e' una piattaforma di roccia che da' improvvisamente nel nulla, e il salto nel vuoto e' cosi' netto che per arrivare sul bordo ci sdraiamo, macchina fotografica in mano, e ci spostiamo in stile "passo del giaguaro" fino a far sporgere solo la testa, ma anche cosi' ci prende un certo blocco alla bocca dello stomaco. Il giorno successivo raggiungiamo la costa occidentale, e facciamo tappa a Bergen. |
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