Trentasette

Il Restauro

(Parte prima)

 

Dopo lunghe discussioni, analisi approfondite e ricerche di mercato riusciamo a far prevalere la linea della ristrutturazione del natante. Non e' stata una decisione a cuor leggero, e' stato un processo politico sofferto che ha portato ad un incrinatura dei vertici del circolo velico, ma alla fine i 2/3 dei membri hanno votato a favore, e l' avventura e' cominciata.

Recupero del natante e approntamento del cantiere:


Domenica  ore lavorate 3:30 X 2 (Fabius e Albertino)
Cominciamo alle 15:30 e chiudiamo la sessione di lavori alle 19:00. Diamo inizio ai lavori di restauro costruendo un trabattello alto 25 cm , lungo 4.1M e largo 1.2M per ospitare "Trentasette" durante i lavori di restauro. La fatica più grossa e' il trasporto dei materiali in cantiere: e' tutto materiale di recupero, vecchie porte (del mio appartamento) e mattoni. Puliamo le porte da chiodi e chiavistelli e le disponiamo su due file tenendole tra loro con dei traversini di legno inchiodati.

Martedì 
Fabius e Francesco arrivano in cantiere per lasciare il carrello

Mercoledì 
Fabius e Francesco partono alle 8:00 alla volta di Iseo, caricano trentasette sfruttando lo scivolo del porto, e senza dover staccare il carrello dalla macchina.alle 12:00 arrivano a Niguarda e sbarcano il natante dal carrello con l' utilizzo di due rulli da alaggio e del paranco fissato sul trave del capannone. Alle 13:30 l' operazione termina.

Inizio lavori:


Giorno 1)
Fabius e Albertino ore lavorate 5 X 2

Agganciamo il paranco da una tonnellata e posiamo a terra la barca dopo averla imbragata adeguatamente. Rimuoviamo il bottazzo, il passacavi a prua, il punto di mura del fiocco e il punto di strallo.


Giorno 2)
Albertino e il babbo ore lavorate 1:30 X 2

Portiamo l' albero denudato in officina, e dopo aver creato un tool in rovere fiammato (un pezzo del parquet di casa mia) allarghiamo con pazienza e cautela la canalina che era vistosamente strozzata nella parte terminale dell' albero; la successiva prova di infilaggio della randa e' soddisfacente, sara' da riprovare con albero montato.


Giorno 3)
Fabius ore lavorate 1:45

Arrivo alle 16:15; la luce non è attaccata e non ci sono attrezzi (meno male che li avevo portati da casa). Tentativo di smontaggio dell’anello di prua, fallito causa difficoltà visive (senza la lampada è difficile vedere e quindi operare efficacemente nel fondo del gavone). Smontato piede d’albero, cardini e chiavistelli del tambucio, strozzascotte e golfari di plastica. Togliere le viti che tengono le lande non è stato difficile, ma staccare le lande (appiccicate con mastice o silicone) richiede una “condivisione di responsabilità” ed il lavoro è quindi stato rinviato.
Iniziato lo svitamento di alcune viti del carrello del fiocco di sinistra: sono molto dure e quindi faticose da svitare. La mano inizia a far male, il freddo a crescere, sono già le 18:00 e quindi la seduta finisce. 


Giorno 4)
Albertino ore lavorate 1:30

Entro in cantiere alle 10:45, mi dimentico di attaccare la corrente e di portare la macchina fotografica ... d'altra parte ho detto alla moglie che andavo a comperare le sigarette! Per fortuna ho tutti gli attrezzi necessari, faccio un ampio giro di "svitoil" e poi affronto l' anello di prua: e' un osso duro e resiste al primo assalto con chiave a tubo e cacciavite; non ho molto tempo, decido quindi di lavorare più sulla quantità e smonto nell' ordine la piastra motore, lo specchio di poppa in legno, una femminella o similare che usavamo per assicurare il timone e riprovo con l' anello di prua. Niente da fare, lo svitoil però ha agito egregiamente sui bulloncini del boccaporto di prua ... e' mio! Torno a poppa e mi faccio anche l' ombrinale del pozzetto (in sostanza il buco del culo della barca), poi aggredisco il carrello randa: viene via facilmente, e così smonto anche i suoi due strozzascotte... e già che ci sono tolgo anche il punto di scotta. 

A questo punto mi dedico a sondare il terreno per i lavori futuri, do un'occhiata alle lande ma e' un lavoretto tosto, allora spazzolo energicamente l' opera viva e constato la "bontà" dell' antivegetativa: a mio avviso basta una bella lavata, dopo di che si può considerare se rinfrescare la vernice o meno. Comincio anche a carteggiare la prua: la vernice ha uno spessore discreto, la carta vetrata fine può essere sufficiente per riverniciare le zone dove non sono richiesti interventi sulla vetroresina (non e' il caso della prua); provo con un disco di carta vetrata più spessa, va meglio ma secondo me e' necessario l' uso di un tool motorizzato. Sono le 12:15 e vengo individuato dalla moglie ...devo rientrare.


Giorno 5) "Aracnomachia" 
Albertino ore lavorate 5:45

Affronto subito l' anello di prua, questa volta sono ben armato, rimuovo la vernice con il trapano dotato di spazzola di ferro .... Scopro che il bullone e' saldato!
A questo punto affronto il puntone dell' albero, tolgo le tre viti che lo fissano alla tuga e lo stacco dalla base dopo averla ripulita con la spazzola di ferro. La zona di appoggio e' infossata dall' usura e in quella zona la vetroresina "sfarina" molto. Il puntone e' di alluminio e sembra in buono stato.
Ricopro alla bell' e meglio la roulotte (che condivide il cantiere con il natante) e decido di fare una bella pulizia: con il bidone aspiratutto passo tutto l' interno e l' esterno, poi lavo con l' acqua il pozzetto che e' ridotto maluccio. Passo anche tutto il labbro che ospitava il bottazzo con la spazzola di ferro rimuovendo tutto il silicone appiccicato. Tolgo anche i bollini a dritta sulla tuga, ma lascio quelli all' interno del pozzetto, ben visibili dal molo. Comincio a mettere a nudo il danno a prua, usando il trapano e la levigatrice orbitale. Poi do una prima passata anche alla tuga mettendo in evidenza le vecchie riverniciature; purtroppo la levigatrice esala l' ultimo respiro .... Passo le rimanenti zone antisdrucciolo con la spazzola di ferro, un lavoraccio che comincia a farsi sentire sulla mia spalla. Nel pomeriggio smonto le lande non senza fatica, bisogna stortare i supporti e martellare fuori il piatto INOX.


Giorno 6) "Barca nuda"
Albertino ore lavorate 2:00

Mi mancano i carrelli scotta fiocco, riesco a togliere tre viti ma per fare il lavoro bisogna essere in due, uno dentro e uno fuori dalla barca. Tolgo tutte le viti del finestrino di sinistra, che però rimane saldamente ancorato alla tuga. Alla fine direi che comunque possiamo considerare la barca nuda e verniciabile su ampie zone della coperta, comprese quelle antisdrucciolo. Do anche una ramazzata al cantiere.


Giorno 7)
Fabius e Albertino ore lavorate : 3:00 X 2

Facciamo alcune verifiche sul natante, poi rimuoviamo i carrelli scotta fiocco non senza difficoltà. A questo punto decidiamo di alzare la barca per verificare la deriva, altro lavoro "strutturale" da fare: mettiamo in sicurezza il paranco con un ulteriore giro di cima (quella dell' ancora), poi issiamo. Riusciamo a fare scendere la deriva dopo averla convinta con la forza, e scopriamo che ci sono un po' di incrostazioni che ne frenano la discesa. La deriva "ciocca", sia scodinzolando giù dalla barca sia secondo l' asse "Z", cosa a mio avviso un po' piu' grave: sara' questo inconveniente che rende la barca meno "ardente"? Decidiamo di rimandare il lavoro e caliamo la barca, entriamo e affrontiamo il problema dell' umidita' in cabina: lo strato di compensato che fa da pavimento e' completamente marcio e stacca la vetroresina che lo inglobava. Prendiamo il flessibile e rimuoviamo una "botola" di vetroresina; il compensato e' completamente consumato, anche uno strato superficiale di espanso con cui e' riempita la "stiva" e' zuppo d' acqua. A questo punto ci fermiamo per schiarirci le idee.


Giorno 8)
Albertino e il babbo ore lavorate : 1:00 X 2

Rifinito stuccatura a prua e dato primo strato con rinforzo alla parte sinistra della poppa. Le condizioni della cuccetta sono ancora "umide".

Giorno 9) "cicciobombo cannoniere"
Albertino e il babbo ore lavorate 0:30 X 2

Rimuoviamo I tronchetti in INOX sull' albero, che facevano da supporto alle vecchie crocette; sono fissati con tre rivetti ciascuno, appena sopra i fori passanti delle crocette originali; ci aspettiamo di trovare un totale di 4 fori per lato dell' albero ma, con nostro stupore su un lato ci sono ben 7 fori! Vedremo di riutilizzarne qualcuno ...


Giorno 10)
Albertino, ore lavorate 0:30

Passo rapidamente dal cantiere per dare un altro strato al giardinetto di sinistra: utilizzo l' ormai collaudato sistema lana di roccia piu' stucco vetroresina. Situazione cuccette ancora umida, raschio ancora un po' di legno marcio dalla periferia e pulisco il foglio di vetroresina asportato.


Giorno 11)
Albertino e il babbo ore lavorate 1+1:30

Cominciamo a togliere gli anelli di ormeggio a poppa; la zona di quello di sinistra e' in buono stato, mentre la vetroresina di quello di destra e' un po' malconcia. Cerchiamo di sondare meglio la parte del giardinetto di destra, da dove fuoriescono dei frammenti di legno marcio; con un filo di ferro scaviamo un po' e liberiamo la zona, ma purtroppo il filo di ferro introdotto da una crepa sullo spigolo di destra della poppa esce dal sandwich, ed entra nel gavone di destra ... Poco male, questa cosa non cambierà il nostro operare.
 


A questo punto dividiamo i compiti:  io scartavetro un po' e poi mi dedico alla deriva, mentre il babbo stucca le parti a poppa, chiudendo i buchini delle viti che tenevano degli anelli di plastica sulla falchetta. La deriva e' abbastanza incrostata, con la spatola tolgo le incrostazioni e mi accorgo che ci sono dei piccoli crateri al di sotto di queste. Mi ricordo un accenno alla cosa da parte del cantiere dove avevamo fatto carena un paio di anni fa: "e' una lotta continua, mettiamo lo stucco metallico che viene mangiato dalle alghe, che ne vanno ghiotte" questa frase mi torna alla memoria ... ma sarà vera? In tal caso bisogna usare un altro materiale? Andranno bene quelle candelette che si usano per rifare la soletta degli sci? E' meglio stuccare e poi verniciare la deriva prima di rimetterci l' antivegetativa? Boh !!!. Durante questo tempo la stufetta nelle cuccette lavora a pieno ritmo, e la zona comincia ad asciugarsi bene.
 


Giorno 12)
Albertino e il babbo ore lavorate 2+1

Arrivo in cantiere e mi accorgo che lampada e stufetta sono ancora accese da ieri ..... Abbiamo rischiato l' incendio ma ora le cuccette sono asciutte (per lo meno la parte non coperta dalla vetroresina). 
Per controllo faccio tre buchi nella parte "solida": un po' di umidita' c'e' anche li, ma non mi sembra una cosa esagerata. La parte a poppa e' ancora un po' umida, bisogna asciugare col phon anche li. Poi passo tutta la zona del bottazzo ed estraggo col trapano 3 monconi di viti arrugginite, che erano rimaste all' interno. Ci dedichiamo poi alle stuccature, chiudiamo i fori del bottazzo che non sono "recuperabili", e finiamo quasi la parte di stuccatura, dando anche la prima mano di stucco metallico per la lisciatura di fino. Preparo il portello delle cuccette per una prova di verniciatura.


Giorno 13)
Albertino e il  babbo ore lavorate 3 + 1

Cominciamo con dei lavoretti in officina, denudiamo, carteggiamo e verniciamo lo specchio di poppa in legno (viste le condizioni della poppa e' meglio rimetterlo). Progettiamo anche un rinforzo per le lande; dopodichè cominciamo il lavoro sulle crocette: recuperiamo due buchi già esistenti e tappiamo gli altri con dei rivetti in alluminio, successivamente limati. Poi ci spostiamo in cantiere, dove armati di phon cominciamo ad asciugare la parte a poppa. La zona delle cuccette e' abbastanza asciutta, i bordi della zona ancora coperta dalla vetroresina sono invece ancora un po' umidi, ne raschio via una buona parte. A questo punto comincio a scartavetrare le zone stuccate con stucco metallico: manca qualche ritocco ma siamo a buon punto. Riguardo anche la deriva, ci sono due strade percorribili: si stucca e si mette l' antivegetativa oppure si stucca e si vernicia con fondo e vernice apposita. Provo a scartavetrare con l' orbitale, l' antivegetativa e' dura come il ferro e mi fermo.


Giorno 14)
Albertino e il babbo ore lavorate 1:30 X 2

Ormai i tempi sono maturi per la verniciatura; diamo gli ultimi ritocchi scartavetrando a destra e a manca e cominciamo le mascherature. Prendo anche la decisione "salamonica" di togliere alcuni bollini e lasciare solo quelli dal 2000 in avanti: e' una faticaccia, bisogna lavorare con il cacciavite e raschiare mmq per mmq. Alla fine una bella passata interno esterno col bidone aspiratutto ed e' tutto sistemato.

 

Parziale al Giorno 14 (ore lavorate):

Albertino

31:45

Fabius 

13:15

Babbo

8:00

Albertone

 

Walterone

 

TotGlobaleParziale 

53:00





Parte Seconda

 

 

Vela do io Niguarda (Sito in Restauro)

 

 

Indre'

Andem a ca'