IL MONTE TAOU BLANC

 

Bellissima e panoramica gita all' interno del parco nazionale del Gran Paradiso, che prende le mosse dal Colle del Nivolet e risale la comoda cima del monte Taou Blanc, panoramico balcone sulla Val d’ Aosta, a 3438 mt.; malgrado la quota la salita, che noi abbiamo fatto a gli inizi di luglio, e’ priva di ghiaccio e comporta solo alcuni tratti su neve, senza peraltro la necessita’ di usare i ramponi. Si tratta di una comoda camminata in quota, che presenta solo un passaggio un po’ “delicato” ma che con un po' di attenzione e' superabile senza problemi. La base dell’ escursione e’ il rif. Savoia, a 2535 mt, appena dopo il colle del Nivolet, spartiacque fra Piemonte e Val d’ Aosta; si raggiunge da Niguarda in oltre 2:30 h di auto, percorrendo l’ autostrada in direzione Torino-Aosta e uscendo a Ivrea; da qui si prosegue verso Cuorgne’, e seguendo le abbondanti indicazioni per Ceresole Reale/Parco del Gran Paradiso ci si inoltra nella valle dell’ Orco, nota fra l’ altro per le pareti di arrampicata (El Sergent, El Caporal, …).

 

Alla fine della valle, poco sopra Ceresole, si segue la stretta strada a tornanti che conduce al colle; da notare che nelle domeniche estive la strada e’ chiusa, si deve lasciare l’ auto a 6km dal colle e utilizzare un servizio di navette; andando pero’ di sabato come abbiamo fatto noi questo problema non c’e’.Scollinato il Nivolet e raggiunto in breve il rif. Savoia si lascia l’ auto e si parte per la camminata; il sentiero prende le mosse appena dietro il rifugio e risale con pendenza moderata un primo risalto; nel giro di 15-20 minuti si raggiunge un ampio ripiano, e si segue il sentiero verso nord, mantenendo sulla sinistra il lago Rosset , con la sua caratteristica isoletta erbosa e contornato da altri piccoli laghetti. Superati i laghi il sentiero aumenta di pendenza e supera un' ampia gobba erbosa; poco dopo si incontra un pendio detritico appena un po’ piu’ ripido, che si risale comunque agevolmente su varie tracce di sentiero che si incrociano un po' fra loro.

 

Ombretta e Filippide sulla prima rampa , appena dietro il rif. Savoia

 

Alla fine del primo tratto, poco prima dei laghi.

Il lago Rosset con la punta Basei sullo sfondo

 

Sopra questo pendio si scollina, circa a quota 2950 mt, entrando nel selvaggio vallone di Leynir. Qui, quando ci siamo passati noi, abbiamo incontrato parecchi nevai, e bisogna cercare un po' la traccia del sentiero, che rimane comunque sempre piuttosto agevole. Superato un breve tratto un po' ripido si giunge al Col Leynir (3084 mt.), caratterizzato da un cippo, che separa dalla val di Rhemes. Fatta una doverosa sosta ristoratrice si svolta a destra, in direzione di un visibile risalto roccioso; qui la traccia di sentiero, contrassegnata da qualche ometto di pietra, sale in diagonale verso nord-est per qualche decina di metri, per poi svoltare bruscamente verso sud-est e va fatta un minimo di attenzione per non perdersi; appena sopra si incontra l' unico punto un po' delicato di tutto il percorso: va infatti individuato sulla sinistra un breve canalino di qualche metro, che bisogna superare “mettendo un po' giu' le mani”, anche se parlare di arrampicata sarebbe eccessivo; piu' che altro va fatta attenzione alla roccia, che e' molto friabile, e qualche sasso si potrebbe staccare. Passato questo punto si accede all' ampia pietraia che conduce alla vetta.

 

Alla fine del vallone di Leynir, poco prima del colle

Walterun e Ombretta al col Leynir

 

Il caratteristico isolotto erboso del lago Rosset

Dapprima si sale con pendenza pittosto lieve fino ad un ampio ripiano dove noi abbiamo trovato un nevaio, poi la pendenza si fa appena piu' sostenuta e la traccia, segnata anche da qualche ometto di pietra, risale il gobbone finale fino alla cima. Qui l' unico problema e' che siamo a 3400 mt., e la quota un po' si sente. Mantenendosi sulla sinistra si individua la cresta finale, e superati gli ultimi due metri di comode roccette si raggiunge infine la vetta.

Da qui il panorama e' formidabile, il Taou Blanc e' un vero balcone su tutta la val d' Aosta, e nelle belle giornate si puo' ammirare l' arco di montagne che va dal Bianco al Gran Paradiso, passando per il Cervino; purtroppo noi siamo poco fortunati, arriviamo in cima troppo tardi (sono le 14:30) e buona parte del panorama e' coperto dalle nuvole, riusciamo a veder bene solo la vicina vetta del Gran Paradiso; ci torneremo, magari dormendo al rif. Savoia per poter partire adeguatamente presto la mattina.

 

La vasta pietraia che conduce al Tau Blanc, la cui vetta e' visibile sullo sfondo

Sulla vetta del Taou Blanc

 

Una rapida occhiata al ghiacciaio sul versante nord della montagna e ci incamminiamo per la discesa, che segue a ritroso il percorso dell' andata. Per la salita mettete in conto circa 3:30-4 ore, piu' rapida di oltre un' ora la discesa.

 

 

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