ADAMELLO: LA VALLE DELL'AVIOLO

 

Dopo aver esplorato le valli del Miller e del Salarno, e le conche di Baitone e Avio, ... eccoci a descrivere un'altra "perla" nei dintorni del massiccio dell'Adamello: ovvero la conca dell' Aviolo, che chiude la val Paghera, tributaria dell'alta Valcamonica sopra il comune di Vezza d'Oglio. La zona dell' Aviolo ospita l'omonimo lago, e' ricca di spunti per escursioni di varia difficolta' (tra l'altro qui passa l'ultima parte del sentiero numero 1, Alta Via dell'Adamello), ed e' dominata dall' imponente versante nord-ovest del Corno Baitone, che presenta alcuni piccoli (e ormai purtroppo residuali) apparati glaciali.

 

Bucolico paesaggio
Zona della Torbiera che chiude la conca dell'Aviolo

lagoAviolo

Il bellissimo lago dell'Aviolo,alla luce del tramonto


La camminata parte in prossimita' del Rifugio alla Cascata, a circa 1450 metri di quota, dove si puo' lasciare l'auto (e' anche possibile parcheggiare una cinquantina di metri piu' in alto, in un parcheggio a pagamento, ma sinceramente non ne vale la pena) Partendo da Niguarda si arriva in auto in circa due ore e mezza, seguendo la A4 fino a Bergamo, poi le indicazioni per Lovere/Valcamonica e a seguire per il Passo del Tonale; una volta imboccata la valle si prosegue fino a Edolo, dove si svolta a destra per il Tonale e si raggiunge in breve l'abitato di Vezza d'Oglio. Qui, proprio in centro al paese, si svolta ancora a destra, in una strada stretta e abbastanza ripida, seguendo le indicazioni per "Rifugio Aviolo - Val Paghera". In breve la strada scende sul fondovalle e comincia a risalire la val Paghera; nel giro di circa 5 km si raggiunge la partenza della camminata.

 


panorama

Il lago visto dal sentiero per il Corno Piazza


BivaccoFesta

Foto di gruppo al bivacco Festa, presso il Passo Gallinera



Lasciata l'auto si prosegue sulla strada asfaltata per un breve tratto, fino al parcheggio a pagamento citato prima, e da qui si imbocca il sentiero vero e proprio, seguendo le indicazioni per il rifugio Aviolo. Il sentiero si addentra nel bosco per un breve tratto, e poi si inerpica piuttosto ripido e "gradinato" per intagli e canali, risalendo il gradino glaciale che conduce alla conca vera e propria, dove si trova il lago. Il percorso e' comunque agevole e praticabile senza problemi, ma risulta abbastanza faticoso, specie se si e' a corto di allenamento. Nel giro comunque di 1 ora e mezza (in linea coi tempi del cartello C.A.I.) si superano quasi 500 metri di dislivello e si arriva al rifugio Sandro Occhi, situato, non appena il terreno spiana, a poca distanza dal lago Aviolo. Qui la vista ripaga ampiamente lo sforzo fatto, e lo spettacolo del versante nord-ovest del Baitone si apre davanti a noi; dopo una breve sosta ristoratrice ci poniamo il problema di quale meta scegliere per completare la camminata odierna (decidiamo comunque di pernottare in rifugio, cosa consigliabile per potersi godere appieno la bellezza del luogo senza preoccuparsi troppo del ritorno).


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La splendida vista che si gode dal culmine del sentiero 72b

 

Sentiero

Un ripido tratto "gradinato" del sentiero per il rifugio Occhi


Dopo una breve chiaccherata col rifugista decidiamo di puntare verso destra, in direzione del Corno Piazza (2650 metri); il sentiero (contrassegnato 72b) non raggiunge la vetta, ma scollina sull'altro versante della montagna a circa 2450 metri di quota, permettendo allo sguardo di spaziare a "quasi 360 gradi" sull' alta Valcamonica, spingendosi fino al massiccio del Bernina da una parte e alla parte meridionale dell'Ortles-Cevedale (punta San Matteo e monte Vioz) dall'altra. Il percorso, dopo un tratto iniziale piano nel bosco, inizia ad inerpicarsi e supera una costa piuttosto ripida, con un paio di tratti provvisti di catena (niente di trascendentale comunque, si puo' salire in tutta tranquillita'); superati gli ultimi radi alberi si risale l'ultima parte del costone su sentiero a tornanti, in prossimita' della cresta, e si giunge al punto di scollinamento, contrassegnato (quando ci siamo passati noi) da una bandiera tricolore; la presenza della bandiera ci fa dichiarare "obiettivo raggiunto" anche se non siamo in vetta, e ci possiamo finalmente rifocillare come si conviene. Per salire dal rifugio al punto di scollinamento mettete in conto 1 ora e mezza abbondante o due, a seconda del passo.

 

Il ritorno segue lo stesso percorso e non presenta difficolta', solo in caso di pioggia o maltempo occorrerebbe un po' di attenzione supplementare nei tratti provvisti di catena. Il fatto di pernottare in rifugio ci permette di prendere le cose con calma, di visitare anche i paraggi del lago di Aviolo, davvero di notevole bellezza, e di pianificare un'altra escursione per il giorno successivo. Il rifugio e' accogliente e confortevole, dotato di una cinquantina di posti letto, distribuiti in diverse stanzette con letti a castello. Noi siamo in 5 e ci danno una camera tutta per noi. La mattina dopo decidiamo di raggiungere il Passo Gallinera, che collega la conca dell'Aviolo con la media Valcamonica; se si parte dal rifugio Occhi la salita e' abbastanza agevole e nel giro di 1 ora e mezza si raggiunge il passo, nei pressi del quale e' posto anche il bel bivacco Valerio Festa. Si percorre inizialmente il comodo sentiero che costeggia il lago Aviolo, e prosegue attraversando la piana retrostante, in un ambiente di prateria alpina e torbiera d'alta quota; superato il tratto pianeggiante il sentiero (sempre agevole e ben tracciato) inizia ad inerpicarsi sulla destra, esce dopo un tratto un po' ripido dalla vegetazione, e raggiunge con gli ultimi tornanti l'intaglio del Passo Gallinera. Da qui la vista sulle vicine pareti del Baitone e' spettacolare; a poca distanza dal passo, e raggiungibile da sentiero, si trova il bivacco Festa, con una decina di posti letto disponibili. Il rientro da qui, ripassando per il lago Aviolo e per il rifugio Occhi, risulta agevole fino al rifugio, ma abbastanza faticoso nel tratto successivo, perche' la discesa e' ripida e "a gradini", e le nostre gambe (come sempre a corto di allenamento) non ne sono felici; il percorso per fortuna e' pero' piuttosto rapido, e in meno di un'ora (dal rifugio) si raggiunge la base dove abbiamo lasciato l'auto. Una sosta presso il vicino Rifugio alla Cascata con annessa polenta, salumi e ottime bruschette ci permette di recuperare le energie prima di ripartire.

 

Albertino-Walterun

Albertino e Walterun sulla cresta fra la conca dell'Aviolo e la Valcamonica

Rifugio Occhi

Il confortevole rifugio Sandro Occhi, nel pressi del lago Aviolo

 

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