L' e' rivaa el Tranvai !

Finalmente, dopo anni di lavori, di non-lavori, di tira e molla e di disagi per i cittadini Niguardesi, pare che la fatidica "Metrotranvia Nord" sia stata inaugurata, e con essa, almeno in parte, il riassetto stradale-viabilistico che interessa buona parte del quartiere. Se poi questo sia l' inizio di una nuova era per la mobilita' degli abitanti della zona, oppure se questa "grande opera" sia gia' arrivata, come si suol dire, "al capolinea", ce lo diranno i prossimi mesi, quando la situazione andra' a regime e i niguardesi, nel bene e nel male, dovranno fare i conti con questa nuova "presenza". Per il momento ci possiamo limitare a fare qualche considerazione di carattere pratico, tralasciando temporaneamente quelle di ordine estetico , che abbiamo gia' fatto in altre occasioni e che non sono certo di segno positivo. Innanzitutto quello che salta all' occhio e' che la via Ornato, nella tratta che va dall' incrocio con via Filicaia a quello con viale Regno Italico e' diventata una selva di pali e semafori: 

 

Uno dei nuovi tram ad "accesso facilitato" della linea 4, all' incrocio fra via Ornato e via Palanzone.

L'incrocio col semaforo fra la via Ornato e la via Bauer: non e' difficile prevedere intasamenti nell' ora di punta !

 

mentre prima chi proveniva dal centro di Niguarda verso Bresso (e viceversa) aveva  un lungo rettilineo, adesso deve passare in sequenza ben 3 semafori, il che fa prevedere un flusso quantomeno difficoltoso, specie nelle ore di punta; inoltre i semafori bloccheranno anche l' afflusso dalle vie minori (via Filicaia e via Saluzzo). Per minimizzare il disturbo sulla circolazione i semafori dovrebbero essere "intelligenti",ed attivarsi solo al passaggio del tram, ma per quanto visto fino adesso non pare proprio che sia cosi'.A cio' va aggiunto l' altro semaforo in corrispondenza dell' incrocio con via Bauer, che per quanto forse inevitabile, certo non agevola il flusso dei veicoli. Per quanto riguarda le vetture dei  tram si intravedono alcuni potenziali problemi:

  • l' utilizzo dei jumbo tram comporta problemi di accesso alle vetture da parte delle persone anziane, mamme col passeggino o persone disabili per via dei gradini; inoltre tale tipo di tram dispone di una sola porta di accesso posteriore, con prevedibili problemi in caso di affollamento; da questo punto di vista e'  auspicabile un uso piu'  largo delle nuove vetture verdi ad accesso facilitato.

  • la fermata della linea 5 davanti alla coop in centro a Niguarda e'  in curva, e le porte posteriori del tram (nel caso di vetture "doppie") non sono ben visibili dal conducente.

La' dove c'era il ponte ora c'e'... un bel semaforo in fondo alla via Saluzzo, al capolinea della 44. Ci saranno code anche qui ?

Il centro di Niguarda, verso l' incrocio fra via Ornato e via Terruggia: qui tram e auto saranno in "coabitazione forzata".

 

Inoltre vanno segnalati problemi di carattere piu'  generale, visto che allo stato attuale delle cose la nuova metrotranvia non risolve i problemi di trasporto pubblico nella zona a nord di Milano; infatti, a dispetto di tutti i criteri di integrazione nei trasporti a livello sovracomunale, il tranvai si ferma al confine con Bresso, ed e' necessario cambiare linea in entrata e in uscita da Milano, con non pochi problemi per gli abitanti di Bresso; per di piu' i tempi di percorrenza sono tutt' altro che fulminei, visto che da Niguarda-via Palanzone a P.le Maciachini ci vogliono 13-14 minuti, piu' o meno come il vecchio "trenino" , e per niente comparabili con quelli di una metropolitana "vera", che secondo noi rimane l' unica soluzione efficace alla questione. Altro piccolo problema di ordine "pratico", che magari non salta subito all' occhio, e' che dopo la recente "rivoluzione" dei mezzi pubblici non c' e' piu' un collegamento diretto fra Niguarda e il mercato di P.le Lagosta, molto frequentato dai niguardesi; per risolverlo si puo' ipotizzare uno spostamento del capolinea della "51" da Zara alla stazione Centrale, sul vecchio percorso della "83" . Piu' in generale permangono, a nostro avviso, anche problemi legati agli orari di passaggio della "40", che nel weekend pare salti addirittura qualche corsa.

Problemi con i mezzi pubblici si segnalano anche a Bruzzano dove è stata soppressa la linea 46, per limitare i danni la linea 70 è servita da autobus snodati doppi (quelli della vecchia linea 83 per capirci), il problema è che gli autobus risultano troppo lunghi e spesso si incastrano tra le auto parcheggiate nel centro di Bruzzano. 

Ancor più inviperiti sono gli abitanti di Bresso che si sono visti sdoppiare il tragitto per arrivare a Milano, visto che all'altezza del Parco Nord devono trasbordare dal vecchio trenino proveniente da Desio o dalla 83 per prendere le nuove linee 4 o 5. A Bresso dopo un comunicato del sindaco contrario all'attuale risistemazione delle linee ATM si parla addirittura di un "Comitato" per il ripristino del vecchio percorso della 83.

 Per il momento e' tutto, appuntamento ai lettori fra qualche mese, quando avremo piu' elementi per giudicare.

 

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