Ecomuseo Urbano di Milano - Niguarda

 

L'idea di costituire un Ecomuseo Urbano a Niguarda nasce dall'incontro tra l'associazione Tramemetropolitane e il Consiglio di Zona 9, che hanno trovato nel supporto della Cooperativa Edificatrice di Niguarda la possibilità di veder avviato il percorso. La presentazione del progetto avviene il 20 gennaio 2008, in via Ornato 7, con un incontro pubblico seguito da un discreto numero di persone. Durante l'incontro viene anche presentato un breve video dove la voce degli stessi abitanti di Niguarda fa da presentazione al quartiere ed alla sua storia.

 

Ma cos'è un Ecomuseo Urbano ?

Così come nei musei classici vengono esposte opere d'arte o d'ingegno, in un Ecomuseo Urbano viene “esposta” la Comunità locale, intesa come territorio, edifici e soprattutto abitanti, con le loro storie e i loro legami sociali. Più che "esposta" dovremmo dire che è la stessa comunità locale che si espone e che "aggiunge e aggiorna nuovo materiale in un processo continuo" fino a poter considerare l'Ecomuseo un "museo d'identità"; questo con lo scopo di rinsaldare i legami tra le persone e di spingere gli abitanti a prendersi cura e a "progettare" il territorio in cui vive.

La differenza fondamentale tra un museo e un ecomuseo sta nel concepire il territorio e la sua comunità come il proprio contenuto, espressione di una visione culturale da rappresentare e valorizzare non solo per conservare il passato, ma per trasmettere al presente e al futuro gli elementi che caratterizzano l'unicità di quel territorio e di quel gruppo di persone che lo abitano. “L'ecomuseo propone una visione globale e senza rotture tra l'uomo e il contesto ambientale, paesaggistico e culturale nel quale vive, invitando la comunità di cui è al servizio ad agire e a contribuire al suo proprio sviluppo”(dal sito http://www.fems.asso.fr).

L'Ecomuseo Urbano vuole portare questi principi in città e spesso si occupa di trasformazione urbanistica e sociale, uso degli spazi privati e pubblici, presenza di nuovi gruppi di popolazione, perdita dei legami e nascita di nuove forme di vita urbana.

 

La storia degli ecomusei in pillole

I primi ecomusei, per come li definiamo oggi, nascono nel nord Europa intorno al 1970 come portato di quel movimento chiamato “nuova museologia” che ha trasformato radicalmente la visione del museo tradizionale concepito come luogo di conservazione del passato e si diffondono velocemente in tutta Europa e nel mondo.

In Italia gli ecomusei si diffondono a partire dalla metà degli anni '90 per iniziativa della Regione Piemonte che istituisce nel 1995 la prima legge regionale italiana sugli ecomusei. La Lombardia vara la sua prima legge in materia nel luglio 2007.

Attualmente in Italia vi sono oltre un centinaio di ecomusei, che si occupano prevalentemente di contesti rurali. Le esperienze in ambito urbano metropolitano sono pochissime e l'esempio più significativo in questo senso è quello della città di Torino, operativo già da alcuni anni, mentre vicino a noi segnaliamo l'Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago.

 

Ecomuseo Urbano Metropolitano di Milano Nord (EUMM-Nord)

Niguarda è il primo quartiere di Milano che si mette alla prova su questo tema.

Dopo la presentazione del progetto "niguardese" l'associazione Tramemetropolitane che sta coordinando il progetto ha avviato due azioni principali:

-     da una parte sta raccogliendo la memoria del quartiere attraverso testimonianze, interviste, materiale prestato per ricostruire la storia passata e recente. Quest'attività è centrale per la realizzazione dell'Ecomuseo e permetterà di costruire e ricostruire percorsi narrativi di conoscenza e rappresentazione della Niguarda che è stata, che è e che sarà.

-     dall'altra si sono svolti, e sono ancora in corso, una serie di incontri per la stesura di una "Mappa della Comunità", cioè di una vera e propria "cartina" dove rappresentare il quartiere così come è visto dall'interno, con gli occhi dei suoi abitanti; inoltre "la partecipazione alla creazione di una Mappa di Comunità diventa un'occasione concreta non solo, e non tanto, per celebrare il proprio quartiere, ma per immergersi nelle sue pieghe, per iniziare a prendersene cura attivamente, trasformando il proprio attaccamento in una rappresentazione pubblica condivisa, condivisibile e socialmente utile" (dalla presentazione del progetto di Mappa di Comunità).

 

I primi risultati
Un primo importante risultato è il conseguimento del riconoscimento come Ecomuseo da parte di Regione Lombardia, sulla base di una legge varata nel 2007 per la valorizzazione delle culture e dei patrimoni locali (L.R. 13 12/7/07) avvenuto nel luglio del 2009.

 

Il futuro

Certo, la mappa della Comunità è solo un primo passo, e sarebbe uno spreco se tutta l'esperienza maturata fin ora per la costruzione dell'Ecomuseo si fermasse qui. Sarebbe forse opportuno coinvolgere altre forze magari con la nascita di un'associazione (collegata o meno all'Ecomuseo stesso) che comprenderebbe necessariamente, oltre alle vecchie voci di Niguarda portatrici di ricordi ed esperienze, anche i giovani niguardesi i soli che possano continuare a portare avanti quei legami che rendono viva una comunità.

Ma che dire delle nuove generazioni niguardesi ? Sono ormai milanesizzate senza legame con Niguarda come dimostrerebbe la bassa partecipazione alle varie iniziative legate al quartiere ? Così potrebbe sembrare sentendo anche quanto detto da più parti; sorprende allora trovare in internet, su Facebook, un nutrito gruppo (di oltre 10.000 membri) che fa riferimento proprio a Niguarda come quartiere. Il senso d'appartenenza al quartiere sembra quindi rimanere, per dargli senso compiuto bisognerebbe coinvolgere i giovani (sempre che ne sentano la necessità) in progetti legati al territorio,  giovani tra i 20 e i 40 anni, con i loro bisogni di socialità, aggregazione, organizzazione famigliare ecc. Il tutto in un' ottica che punti sull'aggregazione, evitando di tagliare fuori le nuove generazioni di immigrati e cercando di  mitigare almeno a Niguarda (anche se il problema andrà affrontato sicuramente in modo molto più allargato) quello che sarà uno dei maggiori problemi del prossimo futuro, l'emarginazione delle 2° e 3° generazioni di immigrati, cosa che ci condurrebbe ad uno scenario da "banlieu".

RADICI

Dal 2021 EEMU Nord Milano partecipa insieme al Teatro della Cooperativa ed al altre associazioni di zona (Politecnico di Milano – DASTU Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, A.N.P.I. – Ass.ne Nazionale Partigiani Italiani sezione “Martiri Niguardesi”, OrtoComuneNiguarda, Ass.ne Ortaja, Cooperativa Abitare, Parco Nord Milano, Ass.ne Insieme nei
Cortili) al progetto RADICI // C’ERA UNA VOLTA IL QUARTIERE CHE SARÀ con il contributo della Fondazione Cariplo.

Il progetto presentato il 13 dicembre 2021 presso il Teatro della Cooperativa vedrà iniziare i primi stage già da marzo 2022.

 

 

L'ECOMUSEO URBANO DI MILANO - NIGUARDA SU INTERNET :

Progetto Ecomuseo Urbano Nord Milano

EUMM-n  l'Ecomuseo Milano Nord su Facebook

OTTOBRE 2010: Iniziativa PAESAGGI COMUNI file .pdf

NOVEMBRE 2009: PRESENTAZIONE DELLA "MAPPA DI COMUNITA'"

LUGLIO 2009: Riconoscimento come Ecomuseo da parte di Regione Lombardia

OTTOBRE 2008: INIZIATIVA "NIGUARDA IN DIECI GIORNI" file .pdf

OTTOBRE 2008: www.corriere.it/vivimilano/

LUGLIO 2008 NEWSLETTER

LUGLIO 2008 ARTICOLO DEL GIORNALE ZONA 9 (pagina 19) file .pdf     versione html

APRILE 2008 PRESENTAZIONE PROGETTO “MAPPA DI COMUNITA'”

MARZO 2008 ARTICOLO DEL GIORNALE "DALLA NOSTRA COOPERATIVA" (pagina 16)  file .pdf      versione html

GENNAIO 2008 LOCANDINA PRESENTAZIONE ECOMUSEO DI NIGUARDA


Associazione Tramemetropolitane

Breve Storia di Niguarda

Radici ( c'era una volta il quartiere che sarà )


ALTRE RISORSE SUGLI ECOMUSEI :

Ecomusei.eu

Ecomuseo di Torino

Ecomuseo di Parabiago

Federazione degli ecomusei di Francia


Turna a l'Om Peig