Maurizio Ongaro: Lo Zen ed il motore a quattro tempi.

 

Lo Zen ed 

il motore a quattro tempi.

 

Quante volte mi son trovato a considerare la similitudine tra i nostri stati d'animo al funzionamento del motore a scoppio a quattro tempi.

Le varie fasi del motore a quattro tempi sono Aspirazione , Compressione , Scoppio e Scarico .

 L'Aspirazione è quel tipico momento di ricettività. Sembrano momenti di calma ed abulia e forse lo sono. Ma in compenso sono anche molto recettivo, esattamente come una spugna. Tutto quello che ho intorno a me assume la valenza della limatura di ferro per una calamita.

Mi soffermo a riflettere, ad interessarmi a soffermarmi. Ad assimilare.

Dopo poco, chissà come, arriva il momento della Compressione. E' lo sforzo prima della pugna, dell'avvenimento, della battaglia. Come per incanto tutte le forze e le energie assimilate si condensano in energie positive, dopo una lunga stasi ed inattività.

E' come se tali forze prendessero posto improvvisamente in un grande puzzle mentale, ed acquisissero improvvisamente un significato, un'utilità.

Tutto in me è volto allo scopo, alla meta, esattamente come un corridore durante la prima fase della corsa. 

Ed arriva lo Scoppio. Il momento culminante. Il completamento. Può essere la realizzazione o meno dell'intendimento, la vittoria o la sconfitta. Come può essere anche il momento in cui si decide che la partita è finita, rinunciando, meglio occuparsi o dedicarsi ad altro. 

Al che arriva, inesorabilmente, lo Scarico.

Non si riesce a interrompere o finire di colpo. Ma dopo un po', voltandosi indietro, ci si accorge che il momento culminante, positivo o negativo, è passato. Non è necessariamente un momento depressivo, anzi, spesso è il momento in cui si miete il frutto delle proprie vittorie, oppure lo si capitalizza e consolida.

Defluisce a poco a poco fino a superare il punto morto inferiore, ricominciando daccapo con l'Aspirazione

Ovviamente tali momenti corrispondono a stati d'animo e son tutto fuorché soggetti alle Leggi fisiche e meccaniche. Non son misurabili, non hanno durata ben definita, ci si accorge del loro passaggio solo dopo che son già avvenuti.

Non hanno confini certi, sicuri, ben delineati; bensì hanno punti che possono essere identificati solo successivamente come momenti cardine, solo dopo che son passati.

Non solo possono aver durate diverse, ma possono dividersi all'infinito nel troppo grande e nel troppo piccolo.

Spesso un periodo della nostra esistenza, più o meno lungo, può sottodividersi nei rispettivi quattro tempi, esattamente come una rivoluzione della terra intorno al sole si può dividere in 365 rivoluzioni della terrà intorno al proprio asse.

Questo vuol dire che un periodo di Aspirazione può sottodividersi in altrettanti momenti dei quattro tempi. Allo stesso modo come il sole entra nei segni zodiacali e vi rimane per parecchi anni. 

Quanti spunti possiamo trarre dai quattro tempi. L'Amore ad esempio. Non ricorda molto all'Aspirazione il momento tipico della "disallocazione" sentimentale, l'attesa, quando non siamo accoppiati né intendiamo esserlo? Spesso segue un momento di Scarico, quello che segue una separazione.

Poi arriva la Compressione: il corteggiamento. Che culmina sempre nello Scoppio, che potremmo vedere come il momento di massimo fulgore di una relazione, non necessariamente il matrimonio.

Oppure qualunque progetto ha una fase di Aspirazione, ove raccogliamo le idee e le pianifichiamo, man mano lo svolgersi nella Compressione, che dopo lo Scoppio della realizzazione ci lascia a considerarne gli effetti nello Scarico.

Volendo orientalizzare potremmo dire che L'aspirazione è Yang, La Compressione e lo Scoppio è Ying e lo Scarico è di nuovo Yang. 

Ovviamente anche qui, il Punto morto inferiore è il confine tra lo Scarico e l'Aspirazione.

 

Maurizio “OM” Ongaro

Sondrio (circa metà degli anni ’90) 

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