LA PIEVE

Istituzione ecclesiastica di origine altomedievale. Era il centro religioso rurale dove venivano celebrati il battesimo e gli altri sacramenti per l'intero territorio della circoscrizione pievana.

La pieve era governato dall'arciprete al quale i contadini versano la decima.

Un'antica norma canonica prescriveva che la decima fosse divisa in quattro parti:

una per il vescovo;

una per il sostentamento del clero locale;

una per la riparazione degli edifici di culto della pieve;

una per l'assistenza ai poveri e ai pellegrini.

Con l'aumento demografico (dal X sec,) le pievi si articolarono in nuove sottocircoscrizioni, ciascuna delle quali era affidata ad un chierico dipendente dall'arciprete. Il chierico radunava i fedeli presso una cappella per la sola funzione domenicale continuando però a risiedere presso la pieve.

Con il XIII sec. le cappelle tendono a diventare parrocchie autonome il cui legame con la pieve madre diventa ora solo economico e di riconoscimento formale di diritti onorifici.

Nella metà del 1300 nella pieve di Bruzzano risultavano esserci 7 cappelle con il relativo prete officiante: Brusuglio, Affori, Cormano, Bresso, Niguarda, Pratocentenario e Bruzzano. 

 Il sostentamento del clero nella nuova parrocchia spettava alla popolazione locale che peraltro continuava a pagare la decima all'arciprete della pieve. L'autonomia della propria parrocchia veniva così ad incidere in modo rilevante sulla popolazione che per la maggior parte viveva dei magri frutti della terra.  

Per la creazione di una parrocchia autonoma un decreto papale prevedeva la notevole distanza dalla pieve, l'aumentato numero di fedeli e le difficoltà durante l'inverno di raggiungere la pieve per la presenza di fiumi da guadare o di monti da superare.

 

Le altre pievi del contado di Milano erano: Nerviano, Cesano (Boscone), Trenno, Bollate, Segrate, San Donato in strada, San Giuliano in strada, Settala, Mezzate e Locate. 

Dal XVI sec. dopo il concilio di Trento si ha una ridefinizione delle pievi. Inizia così l'epoca delle parrocchie come ora le intendiamo con a capo il vicario foraneo dipendente direttamente dal vescovo e il cui sostentamento era affidato solo ai propri fedeli. Questa riforma favorì così la nascita di nuove parrocchie senza che queste pesassero troppo sulla popolazione. La pieve di Bruzzano continuò ad esistere fino al 1930.

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