Note alla Cartina Storica

Appare abbastanza arduo tracciare un abbozzo di cartina della Niguarda del passato.

Se ci volgiamo indietro ad un secolo fà, le strade non erano asfaltate e a parte quelle all'interno del nucleo abitato è difficile capire dove finiva una "Strada" (quelle più trafficate) a dove iniziava un "Sentiero" di campagna.

Con i ricordi possiamo risalire ai primi anni '70, quando ancora il Seveso era scoperto fino all'attuale incrocio tra via Ornato e via Bauer, quest'ultima era allora una strada sterrata ottenuta con la precedente copertura del Seveso e lasciata in stato d'abbandono. Così come erano ancora da creare i due stradoni che corrono a nord di Niguarda verso Bresso e Bruzzano, via del Regno Italico e Via Aldo Moro. L'ultimo pezzo di via Arganini verso viale Suzzani era uno spazio sterrato dove la sera avvenivano gli incontri amorosi in stile "campestre".

Oltre a questi ricordi ci siamo avvalsi di parenti e conoscenti con ricordi che arrivano un po' più in là nel tempo, comunque il tutto si limita alla seconda metà del secolo precedente. Un aiuto fondamentale rimangono così le carte storiche pubblicate sui due eccellenti libri che parlano di Niguarda (F. Pizzamiglio "Affettuosamente da Niguarda", Milano 1981 e "San Martino in Niguarda" edito dalla Parrocchia di San Martino, Milano 1999).

Naturalmente di fronte a cotanta approssimazione, siamo ben lieti di ricevere precisazioni verbali od altri contributi cartografici che fossero utili per delineare meglio il profilo della Niguarda che fù.

 

CARTA CATASTALE DEL XVIII SEC.

Se il primo nucleo di Niguarda appare costruito a est del Seveso (da via Bauer verso la chiesa), da una prima carta catastale dell'inizio del XVIII sec. vediamo Niguarda già divisa in due tronconi, uno tra l'attuale via Graziano Imp. e il Seveso (ora via Bauer) e un'altra al di là del Seveso verso la chiesa. I due tronconi erano uniti da un ponte dove ora c'è l'incrocio tra via Passerini e via Bauer. Un altro ponte su via Ornato all'incrocio con via Bauer serviva la strada che portava a nord verso Desio.

Sulla carta sono presenti Villa Clerici e Villa Trotti con i relativi giardini, per quest'ultima sembra esserci stato anche un viale d'accesso (ora scomparso) a sud del giardino.

Ad ovest di via Graziano Imp. non esisteva pressoché nessuna abitazione tranne che a ridosso di Villa Clerici. Sempre a ovest si vedono l'attuale via Terrugia con uno spiazzo davanti a villa Clerici e poco più a nord un canale (roggia) che confluisce nel Seveso.

Tra via Ornato e il Seveso esistevano già l'attuale via Passerini e via P. de Calboli con varie abitazioni. Nella parte orientale di Niguarda si vede la chiesa di S.Martino, l'attuale via Santagostino interrotta da un'abitazione più o meno dove ora c'è P.za Gran Paradiso, via Lanfranco della Pila con solo due case al suo inizio, via Cicerone con il proseguimento di via Adriatico e le ultime case verso est (+/- all'altezza dell'attuale n°8).

 

PIANTA DELLA PROVINCIA DI MILANO DEL 1842.

Su questa pianta si vedono le cascine allora esistenti nella campagna verso Affori: Villa Lonati, cassina Cordara e Frisiana, cassina Casetta, cassina Pellisera e +/- dove ora c'è la trattoria Sasset la cassina Giulietta.

Al viale di Villa Trotti si è aggiunto il viale di Villa Clerici verso sud che termina sull'attuale via Graziano Imperatore.

Quelli che erano i Corpi Santi*, nella loro propaggine più settentrionale, lambivano Niguarda verso sud-ovest comprendendo i terreni tra via Graziano Imperatore partendo dall'altezza di Cassina Giulietta ed Affori, insomma i terreni dove +/- sorge ora l'ospedale di Niguarda.

A sud di Niguarda si vede compatto l'abitato di Prato Centenaro e dove ora c'è l'incrocio tra via Monterotondo e via Gregorovius, il cimitero di Niguarda.

Per il resto le costruzioni rimangono delimitate nell'area della precedente cartina del XVIII, mentre appaino nella campagna intorno a Niguarda una serie di strade che potrebbero essere semplicemente sentieri tra i campi.

La via Ornato verso Milano sembra terminare dopo una biforcazioni con le attuali via Abbadesse e via Lario, mentre a est non vi è traccia dell'attuale viale Suzzani.

Intorno a Niguarda si possono notare (in senso orario):

La Torretta; Biccoca; Segnanino; Pratocentenaro; Segnano; Greco, a sud varie costruzioni (Pasque di Seveso, il Pilastrello, Abbadesse, la Fontana); Dergano; Affori, Bruzzano divisa in due tronchi (Bruzzano di Sopra e di Sotto); Bresso.

 

* CORPI SANTI: Cerchia intorno a Milano (fuori delle mura spagnole) prende il nome dalla zona in cui venivano seppelliti i corpi dei primi martiri cristiani e dove sorsero poi, fuori le mura,  le prime basiliche. 

Come entità amministrativa viene creata nel 1700 dagli austriaci. Nel 1781 diventa Comune a sè stante, diviso in sei zone che prendevano il nome dalle Porte cittadine vicine: Porta Comasina, Porta Nuova, Porta Orientale, Porta Romana, Porta Ticinese, Porta Vercellina. Unito alla città nel periodo napoleonico e staccato di nuovo al ritorno degli austriaci nel 1816. 

All'inizio dell'800 si ha la trasformazione dei Corpi Santi da zona agricola a zona urbana e industriale, i  4.949 abitanti del 1815 diventano infatti divennero 45.519 nel 1859 diventando così il secondo comune più popoloso della Lombardia.

I Corpi Santi vennero uniti al comune di Milano nel 1873 quando contavano 262.000 abitanti.

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