METROPOLITANE VERE E PRESUNTE

(passate, presenti e future)

E' apparso in prima pagina, nel numero di aprile del giornalino di zona, un articolo sulla futura metropolitana linea 5, che dovrebbe collegare la stazione FS di Porta Garibaldi con la nostra zona; in realta', parlando strettamente di Niguarda, il quartiere non sara' interessato dalla nuova linea, il cui percorso dovrebbe passare per il quartiere Isola e proseguire lungo l' asse Zara-F.Testi, fino al confine del comune di Milano (in futuro dovrebbe proseguire verso Cinisello). Naturalmente si tratta di una buona notizia: anche se Niguarda ne rimarra' fuori una metropolitana vera dovrebbe alleggerire il traffico automobilistico lungo il Fulvio Testi, con benefici effetti su tutta la zona, evitando di porsi solo come "soluzione di facciata" come la gia' fin troppo citata "Metrotranvia Nord" (o "tranvai", o "lumacone" a seconda delle preferenze), che invece ci riguarda piu' da vicino. Ma ... ma anche per la linea 5, come sempre, il condizionale e' d' obbligo, e come giustamente riporta l' articolo di Zona9, non e' la prima volta che gli abitanti del nostro quartiere si sentono dire che arrivera' la metropolitana; ho ancora ben in mente infatti quando un bel giorno mi imbattei, dalle parti di via Bauer, in una scavatrice con un bel cartello del tipo "la linea 3 avanza", dedita, sempre secondo il cartello, a "indagini geologiche" per conto della MM. Eravamo nei primissimi anni 90, e, per puro caso ovviamente, a ridosso delle elezioni. Come poi sia andata a finire lo sappiamo fin troppo bene: la linea 3 e' arrivata fino a P.le Maciachini, e proseguira' (non si sa quanto ci vorra') lungo via Imbonati verso Affori; la prevista biforcazione della linea, con un ramo verso Ca' Granda-Niguarda (e in prospettiva l' hinterland Bresso-Cinisello) e' andata a farsi benedire, sostituita (anche qui dopo anni di tira e molla, lavori e "non lavori") dal fatidico "lumacone", che si arresta ineffabile al confine comunale (alla faccia di tutti i discorsi di area metropolitana e integrazione dei trasporti). Per la linea 5, dopo diverse incertezze legate alla disponibilita' o meno dei relativi finanziamenti (alla fine l' opera dovrebbe essere realizzata da privati, che la gestiranno in concessione per un certo periodo), "pare" che i lavori "potrebbero" partire entro l' anno in corso. Ci auguriamo ovviamente che sia cosi', ma viene comunque da chiedersi se non sia meglio, quando si parla di queste cose, non farlo "per proclami", o per "buone intenzioni", ma un po' piu' "a ragion veduta", e cioe' con la ragionevole certezza che le cose vengano fatte davvero (magari bene e in tempi ragionevoli); altrimenti si ingenerano nella cittadinanza aspettative che verrano poi puntualmente disattese, "pratica" che in Italia (e Milano non fa eccezione) sembra purtroppo consolidata. Tant' e' vero che a Zurigo hanno costruito un passante ferroviario, paragonabile a quello milanese, in pochi anni e spendendo "il giusto"; qui di anni ce ne sono voluti 20 (e meno male che alla fine e' stato completato, al di la delle polemiche), e abbiamo speso 4 volte di piu'. Sarebbe il caso di non ripetere certe esperienze.

 

 

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